SENTIERO FRANCESCANO ASSISI-GUBBIO

PRIMO CAMMINO DI SAN FRANCESCO

“Il francescanesimo è davvero l’unico movimento religioso cristiano per il quale si possa parlare di una capitale, Assisi, e di un centro, l’Umbria, poiché l’impronta lasciata dal Poverello non si trova così forte se non in questi luoghi dove egli visse e soggiornò a lungo.”

André Vauchez, Francesco d’Assisi, Torino, 2010.


Tale indiscutibile verità, più che per qualsiasi altro luogo, vale per il Sentiero Assisi-Gubbio, lungo il quale si compirono gli eventi che – tra Caprignone, Vallingegno, fondaco degli Spadalonga e lebbrosario di San Lazzaro – portarono alla nascita del “vero Francesco”.


“Quello di San Francesco – da Assisi a Gubbio – fu un cammino di liberazione che portò alla scelta della vita penitenziale, costituita in una rete di nuovi rapporti con Dio, con gli uomini e con tutte le creature”.

P. José Angulo Quilis, Ministro Generale T.O.R., Presidente di turno della Conferenza dei Ministri Generali dei quattro Ordini francescani. Omelia “Ambiente e Pace” rivolta ai partecipanti alla prima Marcia Francescana Internazionale Assisi-Gubbio, promossa da Terra Mater nel 1987, Anno Europeo dell’Ambiente.

I LUOGHI E GLI EVENTI    IMMAGINI E DOCUMENTI

4 – VESTIZIONE DI SAN FRANCESCO

7. …. Infine, poiché nessuno aveva pietà della sua nudità, spinto dalla necessità, partendo da lì, ottenne una tunicella da un vecchio suo amico presso la città di Gubbio. …. (Sesta lettura)

Tommaso da Celano, Vita del beato padre nostro Francesco, in Jacques Dalarun, La Vita ritrovata del beatissimo Francesco, Milano, 2016.

Pedro Subercaseaux Errázuriz, Serving in a Monastery.
Marshall Jones Company, Boston, 1925.

LE SERVITEUR DU MONASTÈRE

Il demanda l’hospitalité dans un monastère où on le reçut parmi les pauvres pèlerins. Pour se rendre utile il se fit le serviteur des autres. Quelques jours après, il arriva à Gubbio, où un ami lui procura un froc d’ermite.


Serving in a Monastery

He begged hospitality at a monastery where he was received among the poor pilgrims and had to make himself useful by working as a servant. In a few days he went on to Gubbio where a friend gave him a hermit’s frock.

Pedro Subercaseaux Errázuriz – Johannes Joergensen, Saint François d’Assise – St. Francis of Assisi, Autograph Edition, Marshall Jones Company, Boston, 1925.


SIRVIENDO EN UN MONASTERIO

Mendigando acogida en un monasterio, fue recibido junto con otros pobres peregrinos. Para hacerse útil, debió trabajar como un sirviente. A los pocos días, se dirigió a Gubbio, donde un amigo le procuró un hábito de ermitaño.

Pedro Subercaseaux Errázuriz O.S.B. – Johannes Joergensen, Vida de San Francisco de Asís – Life of Saint Francis of Assisi. Empresa Editora Zig-Zag, Santiago de Chile, 2002.

Gubbio

Da una terra solitaria e remota una nuova luce sta per rivelarsi al mondo

San Francesco giunge a Gubbio

alle pendici del
… colle eletto dal beato Ubaldo
Dante, Paradiso, XI, 44.

La vita di Francesco viene avviata da Dante con una serie di elementi di quella poesia che tante volte abbiamo definito come geografica. E certo, la geografia di Dante non è mai una geografia oggettivamente realistica, ma è sempre orientata a fini ben particolari, e quindi, il luogo dove nasce Francesco, Assisi, viene tra l’altro esaminato da un punto di vista etimologico: Assisi come ascesi, cioè come Oriente, l’Oriente del nuovo sole, Francesco.

Ma non solo, il grande squarcio che parla della pendice del Subasio allude anche a un altro santo:

intra Tupino e l’acqua che discende
del colle eletto dal beato Ubaldo


quindi Gubbio, ma come colle che sovrasta Gubbio del beato Ubaldo: quindi una geografia funzionale alla santità e al nuovo sole che sta per illuminare la Chiesa decaduta.

Ignazio Baldelli, Paradiso, Canto XI, in Giorgio Petrocchi, Per conoscere Dante e la Divina Commedia, Nuova ERI, Torino, 1988.

S. Ubaldo
Precursore del Serafico nella pratica della povertà e nel costante invito alla pace e alla riconciliazione.

Particolare del trittico di Giovanni Martino Spanzotti
Madonna in trono con il Bambino e i Santi Ubaldo e Sebastiano
Torino, Galleria Sabauda

Foto gentilmente concessa dalla Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici del Piemonte, 1998.

Fondaco degli Spadalonga. Chiesa di San Francesco

Vestizione di San Francesco

Aldo Ajò, San Francesco indossa la veste della penitenza. Gubbio, Chiesa di S. Francesco

…e si porta nella città di Gubbio. Qui da un vecchio amico riceve in dono una povera tonaca.

Tommaso da Celano, Vita Prima, 16, Fonti Francescane, I, Assisi, 1977.

Cumque monasterio modicum speraret abesse,
Eugubium nudus veniens, amicitur amici
Veste nova veteris, quo possit honestius ire
Comodiusque pati quodcumque minabitur aura.

Henricus Abrincensis, Legenda S. Francisci versificata, Liber IV, 118-121. Fontes franciscani, Assisi, 1995.

Allontanatosi dal monastero suddetto, il poverello di Cristo giunse alla città di Gubbio dove trovò un suo vecchio amico che, in nome dell’antica amicizia, coprì la sua nudità con una tonachetta. (Capitolo secondo, 11. A Gubbio nel monastero di San Verecondo.)

[Nota. Secondo un documento tardivo pare che si chiamasse Federico Spadalunga (Cfr. AFH I,145.]

Fra Giuliano da Spira, Vita di S. Francesco d’Assisi, in Vita e Ufficio ritmico di S. Francesco d’Assisi, LIEF, Vicenza, 1980.

Cerca il vecchio amico
che, disprezzato in cenobio,
lo vestì con una tunichetta.

[Nota. Vagando tra i boschi, Francesco raggiunge un monastero dove presta servizio per qualche tempo ma, non trovando misericordia presso i monaci, ricorre a un amico di Gubbio per procurarsi una vecchia tunica al posto della rozza camicia che indossa 1Cel 16,4-6).]

Giuliano da Spira, Ufficio ritmico di san Francesco, 14, La Letteratura francescana, II, Fondazione Lorenzo Valla, 2005.


Proseguì verso Gubbio, dove fu riconosciuto e accolto da un antico amico, che gli diede anche una povera tonacella, che egli indossò come poverello di Cristo.

San Bonaventura da Bagnoregio, Leggenda maggiore II, 6, Fonti Francescane, I, Assisi, 1977.

S. Francesco riceve una povera veste dall’amico Spadalonga.
Copia di antico affresco eugubino.
La Sainte Maison de Lorette d’après une fresque de Gubbio
par Mgr. Michele Faloci Pulignani, Rome, 1907.